Consulenza Fiscale nel Medio Oriente

Con la crescente globalizzazione degli investimenti e delle operazioni aziendali, la pianificazione e conformità fiscale in Medio Oriente è diventata una priorità strategica per le multinazionali e le PMI. Il contesto fiscale nella regione è storicamente favorevole, ma in rapida evoluzione, soprattutto negli Emirati Arabi Uniti (UAE), Arabia Saudita, Qatar e Oman, dove stanno emergendo regimi di imposta sulle società, regole antielusione e sistemi di scambio automatico di informazioni (CRS).

 

1. Corporate Tax negli Emirati Arabi Uniti

Dal 1° giugno 2023, gli Emirati Arabi Uniti hanno introdotto una Corporate Tax del 9% sui profitti imponibili superiori a AED 375.000. Sono previste esenzioni per:

  • Free Zone Companies qualificate (Qualified Free Zone Person)

  • Dividendi ricevuti da società controllate

  • Partecipazioni (Participation Exemption)

Tuttavia, per beneficiare delle esenzioni, è necessario dimostrare sostanza economica e rispettare i requisiti di arm’s length nelle transazioni infragruppo.


2. Permanent Establishment (PE) e Nexus

Uno dei concetti più critici per le imprese estere è quello di Stabile Organizzazione (Permanent Establishment o PE).

Quando si configura un PE?

  • Presenza fisica stabile (ufficio, magazzino, dipendente residente)

  • Rappresentante con potere di concludere contratti per conto della società estera

  • Esercizio di attività di gestione o coordinamento in loco

NEXUS, invece, rappresenta il legame fiscale minimo richiesto per far sorgere un’obbligazione tributaria in un determinato Stato. Ad esempio, il mero utilizzo di una sede in una Free Zone non garantisce l’assenza di PE se la società opera effettivamente nel Mainland.

Le autorità fiscali della regione stanno rafforzando i controlli su PE “occulti” derivanti da attività digitali, e-commerce o presenza di project manager residenti.


3. Tassazione dei Dividendi Esteri (Foreign Dividend Taxation)

Nella maggior parte dei paesi GCC, i dividendi ricevuti da partecipazioni estere qualificate (es. sopra il 5% e detenute per più di 12 mesi) non sono tassati, se:

  • Non provengono da giurisdizioni black-listate

  • Sono legati a partecipazioni strategiche

  • Non c’è intento di evasione o abuso

Tuttavia, per usufruire dell’esenzione:

  • Occorre registrare le partecipazioni nel bilancio come “investimenti qualificati”

  • Dimostrare il rispetto del principio di substance over form

  • Fornire documentazione in caso di audit

Questo vale per UAE, Qatar, Bahrain. In Arabia Saudita, i dividendi ricevuti da società locali da parte di società non residenti possono essere soggetti a withholding tax (WHT) fino al 5%.


4. Transfer Pricing & Documentazione

Molti paesi del Golfo (UAE, KSA, Qatar) stanno adottando linee guida OCSE in tema di prezzi di trasferimento. Le imprese devono ora:

  • Applicare il principio "arm’s length"

  • Redigere Master File e Local File

  • Presentare Disclosure Form annuali (es. UAE TP Form allegato al return)

  • La mancata conformità può portare a rettifiche sui margini, sanzioni e perdita di esenzioni fiscali.


5. Controllo Antielusione e Substance

Il concetto di "substance over form" è oggi centrale nelle giurisdizioni fiscali del Golfo.

  • UAE e Bahrain richiedono test di sostanza economica (Economic Substance Regulations - ESR)

  • Le imprese devono dimostrare attività reali, dipendenti qualificati e spese operative locali

  • Strutture “di carta” (letterbox entities) non sono più tollerate per fini di tax planning aggressivo


6. Scambio Automatico di Informazioni (CRS/FATCA)

Quasi tutti i paesi del GCC partecipano al sistema CRS (Common Reporting Standard) e sono conformi a FATCA (per contribuenti USA). Le banche e le società finanziarie sono tenute a:

  • Raccogliere informazioni fiscali su titolari effettivi e beneficiari

  • Segnalare conti esteri alle autorità fiscali del paese di residenza del cliente

  • Collaborare in caso di indagini per evasione fiscale internazionale


Conclusioni: Assistenza fiscale strategica

In Medio Oriente, la fiscalità è diventata più strutturata, tracciabile e interconnessa. Le imprese devono dotarsi di:

  • Consulenza fiscale continuativa, con aggiornamento su normative e accordi bilaterali

  • Sistemi di reporting interni e contabili conformi agli IFRS

  • Una valutazione periodica del rischio PE (permanet establishment) e TP (Transfer Price)

  • Attenzione alla sostanza economica e alla trasparenza societaria


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