Management: Board Managment in MO
Dietro la facciata – Pratiche anomale nei Consigli di Amministrazione del Medio Oriente
Nel contesto occidentale, il Consiglio di Amministrazione è un organo strategico fondato su principi di indipendenza, trasparenza e responsabilità.
Nel Medio Oriente, nonostante sforzi crescenti verso una maggiore regolamentazione, la governance aziendale spesso segue dinamiche non convenzionali, influenzate da fattori culturali, strutture familiari e formalismi giuridici.
Sono qui riassunte alcune delle pratiche più atipiche osservate in contesti aziendali di Arabia Saudita, Emirati Arabi e Kuwait.
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Ruoli sovrapposti: CEO e Presidente sono la stessa persona, spesso anche parente diretto. In molte realtà familiari o semi-statali, il CEO ricopre anche il ruolo di Presidente del CdA, e i consiglieri sono membri della stessa famiglia. Questo compromette ogni principio di separazione dei poteri.
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Inversione gerarchica: in alcune holding pubbliche, il CdA è nominato direttamente dal CEO, che poi ne guida operativamente l’attività. Si verifica quindi una subordinazione dell’organo di controllo all’esecutivo.
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Riunioni improvvisate: è pratica frequente tenere riunioni rapide in aeroporti o hotel, tra un volo e l’altro, con delibere firmate senza una reale discussione strategica.
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Barriere linguistiche: non è raro che i membri del CdA e del management comunichino in lingue diverse senza una comprensione piena dei contenuti. Questo genera fraintendimenti e decisioni formalmente valide ma sostanzialmente fragili.
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Consigli inoperanti: molte aziende private prevedono un CdA solo sulla carta. I membri sono nominati ma il consiglio non si riunisce mai, né partecipa al processo decisionale.
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Ratifiche postume: il management prende decisioni operative rilevanti e successivamente chiede al CdA una ratifica formale, spesso senza dibattito. Talvolta la convocazione avviene tramite messaggi informali.
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Governance di facciata: in molte imprese familiari il CdA viene istituito per finalità di immagine, per ottenere rating ESG o per formalizzare l’adesione a codici di governance, ma non ha alcun potere effettivo. Le decisioni avvengono altrove.
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Assenza durante le crisi: nei momenti più critici, come crisi bancarie, contenziosi o scandali, il CdA spesso non viene convocato o risulta non coinvolto, con una delega implicita alla direzione esecutiva o, in alcuni casi, al “fato”.
Conclusione:
Nonostante l’adozione di standard formali, in molte imprese del Golfo il Consiglio di Amministrazione resta un organo prevalentemente simbolico.
Per operatori, investitori e partner, è fondamentale non limitarsi alla struttura dichiarata, ma indagare le effettive dinamiche decisionali.
La differenza tra un consiglio strategico e uno puramente notarile può avere conseguenze economiche, legali e reputazionali significative.