Acquisizione di una Società Materie Plastiche

ER Consulting ha supportato un'azienda italiana attiva nel settore dell'economia circolare nell’acquisizione di una storica società emiratina specializzata nella produzione di sacchetti di plastica, con sede a Sharjah.

Fondata nel 2007, la società è a capitale coreano e opera da oltre 15 anni in maniera stabile, servendo una base clienti consolidata con volumi regolari. L’attività si concentra nella produzione di sacchetti in polietilene a basso costo, destinati principalmente alla distribuzione al dettaglio, GDO e utilizzi industriali.

Nonostante la solidità commerciale, l’impianto utilizza ancora tecnologie tradizionali, con limitate caratteristiche di sostenibilità ambientale.

Proprio per questo motivo, l’acquisizione rappresenta per l’azienda italiana un’opportunità strategica con obiettivi precisi:

  • Stabilire una base produttiva diretta negli Emirati Arabi Uniti, in un’area industriale con costi competitivi e infrastrutture logistiche ben sviluppate;

  • Introdurre tecnologie green e processi produttivi riciclabili, per convertire gradualmente l’impianto verso soluzioni compatibili con i futuri standard ambientali della regione;

  • Espandere in prospettiva verso l’Arabia Saudita, dove il settore della trasformazione plastica è in forte sviluppo e l'interesse per materiali riciclabili è in crescita, anche grazie alle politiche governative del programma Saudi Vision 2030.

Valutazione e multipli applicati

L’operazione è stata strutturata dopo un’accurata due diligence tecnica, finanziaria e ambientale. La valutazione è stata condotta utilizzando due approcci:

  • Multiplo di EBITDA: il valore dell’impresa è stato determinato applicando un multiplo medio di 3,8x l’EBITDA, tenendo conto della stabilità dei margini ma anche della necessità di futuri investimenti tecnologici.

  • DCF (Discounted Cash Flow): è stata sviluppata una proiezione a 5 anni dei flussi di cassa, scontata con un WACC del 15% per riflettere il rischio operativo legato alla sostituzione degli impianti. Il valore ottenuto è risultato coerente con una svalutazione implicita del 15% rispetto a un impianto modernizzato.

Il valore finale di acquisizione è stato negoziato sulla base del valore medio ponderato tra i due approcci, privilegiando un’impostazione prudente ma coerente con le prospettive di rilancio industriale.

Non va sottovalutato un aspetto culturale spesso trascurato nelle trattative internazionali: negoziare con una controparte coreana richiede tempo, pazienza, precisione e una gestione attenta delle aspettative. Il successo dell’operazione è stato possibile anche grazie a una regia negoziale equilibrata e orientata al risultato.


Questo progetto rappresenta un esempio concreto di investimento industriale e di trasferimento tecnologico fra Europa e Golfo.